Estinzione
Sequenza temporale.
Sei stazioni a tempera su carta.
Fernanda Facciolli, 1971.
Esposto a Venezia, nelle sale della galleria comunale Bevilacqua La Masa nell'anno 1971.
Quest'opera è stata intesa ed esposta come un solo quadro indivisibile. E' intesa come un "fumetto" senza fumetti (i balloons), infatti deve parlare di voce propria, come nell'antica pittura egiziana, le cui rappresentazioni traevano la loro forza esplicativa da una rigorosa sequenza temporale.
Nella prima stazione, l'umanità, rappresentata dalla sagoma nera ispirata alla statua del Davide di Michelangelo, convive con un inquinamento atmosferico ancora tollerabile (1971).
Nella seconda stazione, l'Uomo si accorge che l'inquinamento (rappresentato dal disco nero e viola, in alto a destra) é notevolmente aumentato, ma non é ancora preoccupato più di tanto.
Nella terza stazione, l'inquinamento è ancora più esteso e finalmente l'Uomo si spaventa.
Nella quarta stazione, l'inquinamento sta occupando gran parte dello spazio disponibile nel quadrato del foglio, simbolo della superficie della terra e della sua atmosfera; l'Uomo cerca di scappare dalla morte imminente, tentando di sfondare le pareti del quadro, come per fuggire su di un altro pianeta.
Nella quinta stazione, l'Uomo non riesce a trovare spazio per sfuggire alla morte e, raggiunto dal disco mortale, ne rimane schiacciato e sbriciolato; le lettere che compaiono nel disegno del suo corpo distrutto simboleggiano il fatto che l'uomo é parola, pensiero e filosofia.
Nella sesta e ultima stazione, il disco mortifero dell'inquinamento ha riempito quasi tutto lo spazio del foglio; dell'umanità, ormai estinta, resta solo un ammasso di lettere inintellegibili. Con l'estinzione dell'Uomo si sarà quindi perduto tutto il suo tesoro di poesia, arte e cultura.
L'opera è stata esposta alla Galleria Bevilacqua La Masa, Piazza San Marco, a Venezia, dal 30 Ottobre al 13 Novembre 1971 (qui la locandina).
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